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Echi e Delay

2024

Luca Granato 
Luigi Scopelliti + Trice

Doc Murdaka

Sottogiudecca, il nuovo spazio interamente dedicato al contemporaneo a Reggio Calabria, presenta la collettiva “Echi e Delay” con opere di Luca Granato, Doc MùrdaKa, Luigi Scopelliti e TRICE.

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La scorsa estate, Sottogiudecca cura la direzione artistica delle installazioni e opere del Ma.Mi.Mu., ed evade dal suo underground brutalista alla volta di una terra brulla e solitaria dalla mancata vocazione agreste. Un luogo fortemente evocativo, capace di amplificare la sua attitudine a sconfinare oltre il limite geografico, per istituire uno spazio critico d’azione. Su di un fianco della Calabria Grecanica si forma così una ‘Zona Autonoma Temporanea’, in cui si intrecciano diversi linguaggi del sentire contemporaneo con una proposta progettuale aperta e multidisciplinare, da cui si sviluppa un itinerario emozionale che si riconnette alla resilienza del luogo e ridisegna il rapporto tra Uomo e Natura, attraverso lo sguardo dell’Arte.

Dall’alba al tramonto e fino a notte fonda, le opere sono immerse in un flusso audio-visivo costantemente connesso ai ritmi della natura, in una relazione ciclica e rigenerativa.

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“Nel fuoco di agosto ci siamo dati appuntamento sotto l’ombroso ulivo, tra le valli del mito, per ricordare a noi stessi cosa vuol dire amare. In questo amore antico, per la terra riarsa, il frutto maturo, l’incontro sincero, abbiamo aspettato il crepuscolo per replicare rituali dimenticati. Tutta la notte abbiamo ballato sotto la pioggia delle Perseidi mentre il fuoco dell’Etna schiariva l’orizzonte; l’alba ci sorprese ancora contenti.” 

Tratto da ‘La Mistica del Ritorno’, 2024

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“Echi e Delay” interpreta il tema del ritorno, inteso come opportunità di rilettura e riscrittura di sé. 

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La riflessione sulla catastrofe ambientale causata dai poderosi incendi che anche quest’estate hanno impunemente afflitto la Calabria, è al centro dell’installazione ‘Prometeo Scatenato’ di Luigi Scopelliti e TRICE, composta da un gruppo di sculture polimateriche in legno, marmo, pietra, rami, che entrano in relazione con una traccia audio potente ed evocativa. Qui l’uomo si rivela in tutta la sua scellerata potenza e l’etica della responsabilità è tradita ancora una volta da una società cieca e inaridita: “cerco riparo nell’ombra che non c’è più, solo cenere e tronchi neri e nudi”.

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Gli effetti simbolici di questa devastazione sono parte del ciclo ‘Quanto di noi rimase’ di Luca Granato, in cui tessuti d’uso domestico, come corredi di lenzuola, federe e tovaglie, propri di un quotidiano intimo e familiare, subiscono un processo di combustione indiretta, attraverso il contatto con scorie incandescenti di saldatura.

Questi stracci bruciati, issati su tralicci metallici come bandiere consunte e lacerate dal tempo, diventano sudari del ricordo, ostensioni di una ritualità arcaica in cui riaffiora una poetica dell’attraversamento (vita/morte) universalmente condivisa.

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I grandi dipinti della serie ‘Anime S-Tese’ di Doc Mùrdaka - esposti per la prima volta all’ Arengario di Milano nel 1995 - sono gli arcani di questa processione spirituale alla riscoperta dell’Io.

Entità che si manifestano su supporti di cartone da riciclo, scontornati da lampi di luce amica, che come lava nel suo raffreddarsi, assume forme diverse per poi infine fissarsi con carta, gesso, plastica, vernice. Luce condensata dell’anima che attraverso il tempo oscuro della nostra mente, diviene altro da sé.

 

Questa retrospettiva della prima edizione del Magica Mistica Musica - festival indipendente di musica, editoria e arte contemporanea, tenutosi il 13 e 14 agosto 2023 alla Massaria du Sonu - San Pantaleone (RC) - accompagna l’uscita della pubblicazione “La Mistica del Ritorno”, preziosa raccolta poetico-visiva autoprodotta in tiratura limitata, che sarà presentata in anteprima venerdì 29 marzo dalle ore 18.00, con letture di Tommaso Maria Simone Laganà (founder Ma.Mi.Mu.) esonorizzazione live di TRICE.

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La mostra, realizzata con il progetto grafico di Giulia Toma e testi critici a cura di Marta Toma, sarà visitabile fino a venerdì 12 aprile 2024.

 

LUN 16-20; MAR-SAB 09-13/16- 20

 -1FLOOR / Via Giudecca 23 - RC

sottogiudecca@gmail.com

 

 

BIO/CV

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Luca Granato (Cosenza, 1999), si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove frequenta la scuola di Scultura Monumentale e Ambientale. Attraverso un approccio antropologico, la sua ricerca spazia dalla scultura alla performance, fino alla videoarte, concentrandosi su questioni etnografiche, storiche, sociali ed ecologiche. Nel 2023 è vincitore del concorso europeo di videoarte SEARTH e riceve una menzione speciale del COMBAT PRIZE. Di recente vince la open call di Booming Art Fair di Bologna con il progetto ‘Lenti nel sogno’, dove in occasione del primo anniversario della strage di Cutro (CR), ripropone un’installazione del video ‘Hoeing the sea / Zappava lu mari’, estratto da una performance svoltasi sulle rive della costa tirrenica nell’agosto 2022.

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Doc Mùrdaka - Domenico Murdaca (Palmi, RC - 1957), musicista, producer, inventore e artista poliedrico, volontariamente decentrato da riferimenti unici e definitivi, si definisce “istintivamente” artistico oltre ogni vidimazione stilistica. La sua pratica espressiva si muove liberamente tra installazione e performance, adottando ogni tipo di linguaggio, con una propensione sperimentale che dalla pittura e la scultura più tradizionali lo conducono fino a forme inedite di arte cinetica. Pur mantenendo la sua posizione di outsider, collabora con realtà indipendenti come le ‘OUicine Balena’.

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Luigi Scopelliti (Cataforìo, RC - 1988), si forma all’Accademia di Reggio Calabria. Cresce in un piccolo paese alle pendici dell’Aspromonte e il tema della migrazione e del legame con la terra d’origine, resta la colonna portante della sua narrazione. Crede nella funzione sociale dell’arte e ne rivendica la coscienza civile: cofondatore di CatarticaCare -progetto artistico di integrazione culturale, nato nel 2013 a Cataforìo (RC) - realizza opere per il Cimitero dei Migranti di Armo a memoria delle vittime delle stragi in mare, conduce workshop di scultura con gli ospiti dei centri di accoglienza e organizza residenze inclusive e sperimentali con il Festival ‘Pao Spiti/ Go home’. E’ parte attiva in diversi progetti artistici del territorio come ‘FaceFestival Aspromondo’ e ‘Bucolico Fest’.

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TRICE - Chiara Rinciari (Reggio Calabria, 1993) a partire dal 2020 elabora il progetto “Trice”, un percorso musicale in divenire che esiste latente da sempre. Dopo il diploma al Conservatorio F. Cilea e il Master Univesitario in “Sound design and music composition” conseguito a Roma, inizia la sua sperimentazione di suoni sintetici capaci di dare spazio alla natura eclettica della sua visione artistica. Collabora stabilmente con la compagnia Mana Chuma Teatro, per cui nel 2023 firma musiche e sound design di “Un’altra Iliade”. Lo stesso anno “Prometeo Scatenato” vince la III° Edizione del GreenMusicContest, Corneliano d’Alba (CN).

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