Pasquale De Luca
( Catanzaro, 1968 )
Vive e lavora a Reggio Calabria
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" Il colore che si 'piega' materialmente su se stesso, fa spazio ad una dimensione parallela, risultante da un distinto punto di vista altrettanto reale, che contribuisce a fornire diverse e verosimili chiavi di lettura di un opera letteralmente aperta."
Bio | CV
Instancabile innovatore dotato di una versatile creatività, l’artista ha sempre varcato con disinvoltura le porte dell’architettura, del design, della moda e del gioiello.
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«É in questo luogo che mi sono nutrito, letteralmente e metaforicamente, di genuinità e folclore, attingendo dalla tradizione contadina tramandatami da mio nonno, tutto ciò che oggi esprimo nei quadri – spiega l’artista -. Di fatti, nei miei ultimi lavori impiego la tela di sacco e la considero un po’ come la trama della mia pelle…la lascio grezza, parzialmente dipinta a simboleggiare le mie origini con la ferma convinzione che, più si conosce la materia più si prende consapevolezza della realtà vera».
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L’iperfiguratività altro non è che la reinterpretazione del mio vissuto; iperfigurare significa destrutturare ciò che vedo e ricostruirlo seguendo la mia sensibilità, che è tutta impregnata di suggestioni legate al luogo in cui sono nato. Il mio obiettivo è quello di realizzare un portfolio artistico che rappresenti la Calabria».
Cos’è la frammentazione astrattiva e come ci sei arrivato? «È la distruzione di un oggetto e la sua trasformazione in qualcos’altro che abbia senso per me. Si tratta di qualcosa difficilmente interpretabile che ha a che fare con la sfera intima e con la ricerca di sé; la pittura frammentata induce artista e fruitore allo spaesamento e, allo stesso tempo, permette con le proprie esperienze un “rivestimento”. Questo atto si chiama genesis. Ci sono arrivato sempre riferendomi al mio essere profondamente contadino, cercando di fondere tradizione e modernità». [...] la Calabria mi ha permesso di realizzare una larga produzione grazie ai molti stimoli che mi arrivano dalla vita che conduco qui: la campagna, le usanze, la famiglia e, ogni volta che torno è un crescendo di emozioni che immediatamente esprimo sulla tela.
Nasce e trascorre la sua infanzia a Sarsale, un piccolo paese in provincia di Catanzaro. Nel 1993 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove nel 2007 si specializza con un diploma di II livello in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo con indirizzo di scultura.
Nel 2010 consegue l’abilitazione all’insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Brera
Vive ed opera a Cropani Marina (CZ), dove dal 1990 ha sede il proprio studio d’arte.
Ultime mostre:
Espone in numerose collettive tra Milano, Bergamo, Brescia e Lecco: nel 2008 partecipa al III Concorso nazionale biennale di pittura ”Premio Emilio Rizzi”(Brescia);
Rassegna Internazionale di Arti Figurative 'XX Edizione del Porticato Gaetano' Rassegna a cura di G. Agnisola e R. Pinto, Palazzo S. Giacomo, Gaeta; Una mano per la vita, collettiva, spazio espositivo Spini, Robbiate, Lecco;
Accumulo giovani artisti a Brera, collettiva a cura di Ida Chicca Terracciano, Galleria Accademia Contemporanea, Milano XXXVIII Rassegna di pittura del Comune di Vertova, a cura di B. Bellini, Centro Culturale Giovanni Testori, Vertova (BG);
nel 2011 ottiene una personale presso lo 'Spazio Sangalli' di Lecco, dal titolo 'La Terra e l’Anima',
2013 Esposiziione collettiva di Arte Contemporanea, Caffè Letterario a cura di Pamela Cento, Sonia Mazzoli, Roma.
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